
La maschera del male:
Ancora oggi quando ricordiamo questo caso veniamo colti da sentimenti assai contrastanti ed a breve ne comprenderete il motivo.
La Cliente si è rivolta al nostro Studio in ragione di una vicenda accadutale alcuni mesi prima allorchè la stessa aveva deciso di fermarsi al solito distributore al fine di rifornire di carburante la propria autovettura.
Il dipendente del benzinaio la faceva quindi spostare e quindi accostare ad un erogatore di carburante (non inquadrato dalle telecamere di sorveglianza dell’esercizio) ed inaspettatamente esibiva alla Cliente il proprio organo riproduttivo !!!
La Cliente atterrita per l’accaduto fuggiva dal distributore e decideva di denunciare immediatamente il responsabile ma al contempo domandava al nostro Studio consiglio poiché aveva intenzione di conseguire il risarcimento del danno patito a causa dell’ignobile crimine.
Lo Studio valutava il caso nonché i documenti dopodichè convintosi della fondatezza della pretesa della Cliente promuoveva una causa civile non solo nei confronti del reo ma anche del suo datore di lavoro.
Ebbene, sia il Giudice di primo grado che la Corte d’appello (a cui si erano rivolte le controparti a seguito della soccombenza in primo grado) davano ragione alle argomentazioni della Cliente e quindi condannavano entrambi i convenuti (datore di lavoro e dipendente) a corrispondere alla vittima una cospicua somma a titolo di risarcimento del danno, somma che veniva versata dagli stessi alla Cliente oltre al pagamento delle spese legali sostenute dalla medesima per la sua difesa.
Luigi Pirandello nel noto romanzo: “Uno, nessuno e centomila” attraverso la metafora della maschera spiega come l’uomo si nasconda dietro una “maschera” che non consente di conoscere la propria personalità.
Nella realtà quotidiana (ed oggi ancora di più con le insidie che si celano nel web) gli individui non si mostrano mai per quello che sono ma assumono una maschera che li rende personaggi e non li rivela come persone.
Siate sempre prudenti quindi al fine di difendervi soprattutto da coloro che indossano la maschera del Male.
Norme di merito applicate nel caso concreto: art. 2043 – 2049 – 2059 c.c.

